venerdì 27 febbraio 2015

L'alternativa

Ciao a tutti!
Sull'atlante stradale della Germania, alla pagine 140 e 141, vi è una piccola chiazza azzurra, segnata a qualche chilometro a nord di Schweinfurt. Si chiama Ellertshäuser See. Per più di un motivo non mi ci sono mai recato durante i miei primi mesi in Germania: un'inverno lungo e freddo, una primavera senza patente e tanti altri posti da visitare (ricordate la Verrückte Idee?).
Una domenica di febbraio un po' così, in cui non si sa cosa il cielo deciderà di fare, se scatenare un uragano o squarciarsi per regalare un assaggio di primavera. In montagna (sarebbe meglio definirla collina) è meglio non andare e in città ci viviamo. Una gita fuori porta, specie se non troppo distante, è ciò che ci va. Vogliamo cambiare luogo, il Baggersee lo conosciamo già bene. Rispolvero dunque questa idea di qualche mese fa. Tanto per cambiare, questa piccola gita sviluppa in me un certo numero di considerazioni sulla Germania.

Landa ghiacciata

Innanzitutto: cosa è l'Ellertshäuser See? Un lago artificiale, un laghetto che si estende per qualche decina di ettari tra le colline della Bassa Franconia, a pochi chilometri dal confine con la Turingia (e quindi dalla ex-Germania Est). La presenza di acqua in Germania è decisamente superiore rispetto all'Italia. Laghetti come questo se ne possono rintracciare a centinaia sul territorio tedesco, soprattutto nelle zone più pianeggianti del nord e nei pressi di corsi d'acqua importanti. Laghetti che non sono mai lasciati fini a sé stessi. Sono curati, mantenuti alla perfezione, (quasi) nulla è fuori posto. E attraggono persone. Qualche post fa mi chiedevo sostanzialmente che fine facciano i tedeschi alla domenica. Forse la risposta è questa: si allontanano dalla città, trascorrono tempo di qualità all'aria aperta, incuranti del meteo del giorno. Domenica di febbraio, nuvole minacciose, temperatura che non supera i 3-4°C, lago ancora per l'80% ghiacciato: i parcheggi sono però esauriti e centinaia di persone smaltiscono il pranzo della domenica con una passeggiata di sei chilometri sulle sponde di un laghetto. Spazi per i bambini, possibilità di godersi un piccolo panorama sulle numerose panchine, cartelli didattici, nulla è imbrattato o rovinato dai vandali. E d'estate? Pare si possa nuotare, pescare, fare immersioni e praticare della vela. Io ho già adocchiato questo posto, ad una decina di minuti di auto da casa, come un'ottima variante per i miei allenamenti in vista delle prossime corse.

Un po' di sole sull'Ellertshäuser See

Penso all'Italia e a tutte le potenzialità che potrebbe esprimere, grazie alla bellezza della nostra natura. E invece vi regna la barbarie, l'incuria, il menefreghismo, il frutto di molte amministrazioni non lungimiranti e di una civiltà, quella italiana, che recentemente è difficile definire tale. Non mi diverto a fare queste affermazioni. Io vorrei poter raccontare ai tedeschi di un paese che potrebbe essere molto meglio di quello che è oggi...
Bis bald!
Stefano

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