mercoledì 5 marzo 2014

Vi presento la Baviera: Rothenburg ob der Tauber

Ciao a tutti!
Parlare di quella meraviglia di città che è Rothenburg ob der Tauber è impresa complessa. Non è facile trovare gli aggettivi giusti per descrivere questo gioiello della Baviera, forse la più originale – nello spirito, soprattutto – località della regione, e sicuramente tra le più suggestive di tutta la Germania. Perché in fondo questo è un posto che va vissuto, respirato intensamente. E non mi sforzerò mai di ripeterlo... Le mie parole non saranno che un racconto senza significato di fronte alla reale bellezza di Rothenburg ob der Tauber. L'intento di questo post non è solo provare a narrare le mie emozioni durante una giornata a Rothenburg ob der Tauber ma vuole anche essere un sincero invito alla visita di questa perla della Germania.

Uno degli scorci più belli di Rothenburg ob der Tauber, la Markusturm

È una meta ambita, Rothenburg ob der Tauber. È la località più frequentata della Romantische Straße – la “via” che collega Würzburg a Füssen, nella Alpi bavaresi - e ogni anno si riversano nelle sue strette strade più di due milioni di visitatori. Il mio secondo arrivo a Rothenburg (il primo fu per i mercatini di Natale, vedi post), tramite una sorta di corriera ferroviaria che ogni ora la collega con Steinach e con il resto della Baviera, è in concomitanza con quello di decine di turisti giapponesi. Quelli sono veramente dappertutto, ma se ci sono è perché un posto è bello veramente.

Panorama di Rothenburg ob der Tauber dal Burggarten

Ma cosa rende questo paesino così speciale? Probabilmente il fatto che qui il tempo pare essersi fermato. Entrare in Rothenburg, con le sue case a graticcio e i tetti spioventi, le insegne in ferro battuto e talvolta dorate, le mura di guardia, alte e robuste torri, gli stretti vicoli fatti di pietre, eleganti facciate talvolta dai colori vivaci, è come trovarsi in una favola ambientata cinquecento anni fa. Si torna indietro nel tempo, al Medioevo, tra scenari architettonici impensabili oggigiorno. Il rigore medioevale che contraddistingue lo stile di Rothenburg è ferreo: nel centro storico non si erge alcuna costruzione che devii da quell'omogeneità edile che solo qui è possibile trovare.

In Marktplatz

Raramente ho incontrato una carica di storia, di Medioevo, di atmosfere passate in un intero paese, come a Rothenburg ob der Tauber. Mi sovvengono Monteriggioni e San Gimignano in Toscana, o Carcassonne, in Francia (vedi post). Ma non è la stessa cosa, qui le sensazioni di confusione, smarrimento, dovute al sentirsi catapultato in un'altra epoca sono amplificate all'ennesima potenza.

Tipica insegna di Rothenburg, rigorosamente in ferro battuto

Per capire la natura di Rothenburg e come ha fatto a rimanere tale nel tempo, bisogna, come sempre in questi casi, addentrarsi nelle pagine della storia. Il borgo di Rothenburg ob der Tauber per come lo si conosce oggigiorno, nasce nel XII secolo da un piccolo villaggio, quando i signori locali, gli Hohenstaufen, iniziarono a costruire il loro castello su uno sperone roccioso che dominava il fiume Tauber (l'attuale Burggarten). Attorno a questa fortezza viene costruito un borgo murato che divenne prima città libera dall'Impero e successivamente, nel XIV secolo, si ampliò fino a toccare l'attuale conformazione. È in questo periodo che Rothenburg conosce il periodo di massimo fulgore. Poi arriva la Guerra dei Trent'Anni; anche se per differenti motivi, come per Würzburg, questo conflitto fu croce e delizia di Rothenburg. Croce, perché successivamente all'assedio delle truppe svedesi - al quale sopravvisse - iniziò una lenta ma inesorabile decadenza, che la portò all'annessione al regno di Baviera nel 1803. Delizia, perché è grazie a questa guerra che la cifra architettonica di Rothenburg si mantenne tale come la vediamo oggi. Un'altra guerra, il secondo conflitto mondiale, portò ben più distruzione, specie nell'area nordoccidentale. La ricostruzione fu comunque veloce, ed ora Rothenburg ci appare così, nella sua veste medievale, originale solo in parte, ma sempre carica di atmosfera romantica.

Galgengasse vista dalla Würzburger Tor

Rothenburg non sarebbe Rothenburg senza le sue mura e le quarantatré torri. Sono loro a dettare i tempi della geografia di questo paese. Senza di esse, non ci sarebbero quei pittoreschi scorci che profumano di Medioevo e non si potrebbe godere della splendida visuale sulla città. Buona parte delle mura, in particolare la parte nord-est, quella che collega la Spitaltor alla Klingentor, è passeggiabile tramite il cammino di ronda. È un percorso dal forte effetto. Impossibile non immedesimarsi per un attimo nel soldato intento nel vegliare sulla città, o nell'eroico militare che dalle fessure nella cinta muraria sacrifica la vita per difendere la sua patria. Camminare lungo il perimetro murario è il vero entrare nello spirito medievale della Germania del XV secolo.

Rödentor, una delle porte d'ingresso a Rothenburg più frequentate...

...e la Klingentor, una delle più pittoresche

Il viaggio alla scoperta di Rothenburg può cominciare da qui, dalle sue mura e da una delle porte d'accesso più suggestive, la Rödertor. La torre che sovrasta questo accesso è visitabile – basta non aver paura di salire i 106 ripidi gradini di legno che portano in cima – ed è superfluo segnalare il portento di panorama che si può godere da questa posizione. Le mura orientali, i tetti ripidissimi, le facciate colorate che si alternano con i quadrettoni delle case a graticcio, le torri interne e l'imponente presenza della chiesa di St. Jakob. Tutto molto bello, ma che dico, meraviglioso.

La cinta muraria di Rothenburg

Panorama di Rothenburg ob der Tauber dall'alto della Rödentor

Seguendo il perimetro murario di Rothenburg in senso antiorario si incontrano altri due importanti accessi, quello nordorientale della Würzburger Tor e quello settentrionale della Klingentor. Fino a quest'ultima, il cammino di ronda è perfettamente percorribile e permette di avere una visuale completa della città e soprattutto della sua struttura urbanistica, unica al mondo. Dalla Klingentor si deve obbligatoriamente scendere per iniziare il tratto ovest delle mura: addirittura si può costeggiare esternamente per meglio osservare la robustezza di questa struttura difensiva.
Si rientra all'interno della cinta in corrispondenza della Burgtor. Qui si trova un grazioso giardino, il Burggarten, che immagino nella mia mente un piacevole luogo dove evadere nelle serate estive di Baviera, tra la brezza che si incanala tra gli alberi e le birre che scorrono a fiumi. Il Burggarten è anche il migliore punto panoramico naturale sulla città. Da qui si può vedere tutta la parte meridionale di Rothenburg e con essa si può dominare tutta la rigogliosa valle del Tauber.

Burgtor

Tramite Burggasse ci si ricongiunge con il centro cittadino e con “la via delle vie" di Rothenburg, la Schmiedgasse, una larga strada di circa trecento metri divisa in due parti: la “Obere” (verso la Marktplatz) e la “Untere” (verso Spitaltor). La “via dei fabbri” permette di apprezzare una delle peculiarità massime di Rothenburg, le insegne rigorosamente in ferro battuto. Ho letto da qualche parte che pure l'insegna del McDonald's è fatta in ferro battuto – io però il McDonald's proprio non l'ho notato. Qualche manciata di metri e si arriva nell'angolo più famoso della Germania medievale, la piazzetta Plönlein. Una torre a sinistra, la Siebersturm; una casa color ocra dalle travi a vista – con tetto rigorosamente inclinatissimo; una strada in discesa che conduce alla Kobolzellertor. Qui si consuma il miglior spettacolo dell'epoca medievale, qui tutto ciò che ci circonda pare improvvisamente essersi cristallizzato. Dimenticate la tecnologia, la macchina fotografica o il cellulare, qui si fa un balzo di cinquecento anni indietro, ed anche di più. Questa è l'immagine per eccellenza di Rothenburg ob der Tauber, è una cartolina discreta per descrivere questa città in cui pare di vivere in un altro mondo, un mondo che fuori da queste mura non c'è più.

Plönlein, l'angolo più famoso di Rothenburg ob der Tauber

Superata la Siebersturm si torna a seguire le mura fino all'estremità meridionale di Rothenburg e al cosiddetto Spital, un complesso ospedaliero eretto alla fine del XVI secolo. L'ingresso meridionale di chiama per l'appunto Spitaltor ed è un gioiello dell'architettura difensiva. Il bastione fortificato che difende quest'ingresso ha una forma ad otto ed è assolutamente unico nel suo genere. Qui dentro, tra queste larghe ed umide mura, si respira invece l'aria del Medioevo più antico, fatto di giostre, araldi e cavalieri.
Dall'estremità sud della Spitaltor si può seguire la linea muraria fino alla Rödertor, percorrendone il cammino sopraelevato. Si arriva al punto di partenza, e così si chiude uno straordinario viaggio lungo la meraviglia delle mura di Rothenburg.

Obere-Schmiedgasse

Ovviamente, Rothenburg non è solo mura. È fatta di vie strette dall'atmosfera introvabile in altre località, anche tra le meglio conservate di Germania (ad esempio Bamberga), scorci fiabeschi e angoli pittoreschi. Mi viene in mente la signorile Herrngasse (dove si trova il famoso Käthe Wohlfahrt Weihnachtsdorf, di cui ho già parlato nel post di dicembre) o la minuscola Klostergasse, ma soprattutto Rödergasse: da qui si può godere di un'altra cartolina “made in Baviera”, quella della Markusturm e delle case a graticcio che la circondano.

St.Jakob, fuori, con il suo "sottopassaggio"...

...e dentro: questo è l'Heilig-Kreuz-Altar di Tilman Riemenschneider

E poi ci sono le bellezze più “comuni”. La chiesa di Rothenburg, St. Jakob, apparentemente austera, conserva alcuni tra i migliori esempi del rinascimento tedesco: il Marienaltar e l'Heilig-Kreuz-Altar, due altari in legno opera del migliore scalpellista tedesco, Tilman Riemenschneider. Due opere enormi – per valore più che per dimensioni - che lasciano l'amante dell'arte in pura contemplazione. Non ci sono vetri a proteggerle, ci si può avvicinare fino a toccarle. Sono opere che, nell'atto di guardarle, paiono animate da sentimento, come se gli sguardi di Maria o degli apostoli fossero veri e si rivolgessero a chi li sta osservando. St. Jakob ha inoltre una caratteristica notevole nella sua struttura, che quando la vidi per la prima volta non potei credervi: sotto la chiesa vi passa una di Rothenburg, Klingengasse!
E poi c'è la Marktplatz, il vero cuore della città con un il Rathaus dal doppio volto, quello classico e quello gotico, sede della famosa Meistertrunk (un episodio della storia di Rothenburg sul quale spero di poter tornare in futuro), e altre meravigliose abitazioni. Una di queste, la Baumeisterhaus, è decisamente tra le più originali: la facciata è ornata dalle statue delle sette virtù e dei sette vizi capitali.

La Baumeisterhaus è una delle case più famose e fotografate di Rothenburg

Più di mille parole non bastano a descrivere Rothenburg ob der Tauber. Perché non è un luogo che va descritto. È un luogo che va vissuto, bisogna lasciarsi immergere in questo spirito medievale. È una di quelle location che bisogna vedere una volta nella vita. E una volta vista, non fai altro che raccontare ai tuoi cari di quanto ti ha fatto sognare. Non si dimenticano più, città come Rothenburg ob der Tauber. Ti restano nel cuore, per sempre.
Bis bald!
Stefano

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