giovedì 22 dicembre 2016

Weihnachtsmarkt 2016 @ Norimberga - Noi non abbiamo paura

Un giorno di ferie a disposizione, da sfruttare assolutamente, onde evitare di perderlo. Un giorno feriale, senza la frenesia dei fine settimana. Fuori, freddo e nuvole; dentro, il desiderio di vivere l'Avvento con serenità. E allora, perché non andare (per la quarta volta) a Norimberga per i Christkindlesmarkt, i mercatini di Natale più famosi di Germania?

Saluti da Norimberga
Sono passati solo due giorni dal vile attentato al mercatino di Breitscheidplatz, nel quartiere berlinese di Charlottenburg, dove sono morti dodici civili. Ma qui la paura di un attacco terroristico non si percepisce minimamente. I volti dei turisti, dei tedeschi in visita alla "capitale" dei mercatini di Natale, sono sereni e rilassati. Qui non si ha paura del terrorismo. La polizia infatti, ha predisposto un sapiente cordone attorno all'area dei mercatini. Ogni accesso è presidiato da due camionette della polizia, distanziate tra loro, per controllare meglio eventuali attacchi dall'esterno e poter dar l'allarme in modo più efficace. Tra le bancarelle, invece, non c'è polizia, proprio per permettere ai visitatori di poter trascorrere in serenità il loro tempo a Norimberga. Ben fatto, Polizei. La barbarie dell'integralismo islamico, ne sono sicuro, non diminuirà la voglia di fare festa nei giorni che stanno per arrivare.

Le bancarelle di fronte alla Frauenkirche

Arrivare a metà mattinata nella Hauptmarkt di Norimberga mi lascia una strana sensazione. Non ero abituato, a dicembre, a venire qui, e incontrare così poca gente. Quello è il bello del visitare un mercatino di Natale in un giorno feriale. Si può girare con il consueto zig-zag tra le casette, senza problemi, senza la pressione del serpente di folla. E gli espositori, solitamente molto indaffarati, sembra che lavorino al rallentatore, con calma. Alle "stazioni di rifornimento" del Glühwein, ci si gira i pollici tranquillamente, in attesa dell'ondata serale; alcuni distributori di würstel non hanno ancora neanche acceso le piastre; chi si trova a gestire una bancarella di decorazioni natalizie, beh, alcuni di loro leggono il giornale. Il mercatino è come la luce, si accende nel pomeriggio, è una regola.

Più Lebkuchen che visitatori...

Guardo con calma la merce esposta. Tenuto conto che questo è il terzo anno che vengo a Norimberga (ero già stato nel 2013 e nel 2014), non è cambiato molto. Gli espositori sono più o meno sempre i soliti e nelle solite posizioni. Rispetto alle passate edizioni ho notato un aumento di bancarelle che provano a rifilare i Quetschemännsche, gli omuncoli costruiti con la frutta secca - tradizione importata dall'Assia: avrà successo? Non ne ho visti vendere molti, a dire il vero. Nonostante tutto, comunque, da qui mi porterei via tutto, e non per caso ho viaggiato alla volta di Norimberga con uno zaino piccolo, proprio per evitare di scialacquare denaro in oggetti che sostanzialmente abbiamo già in casa, o che non ci servono. Il desiderio di svaligiare i Christkindlesmarkt, però, permane eccome.

Di ogni colore, di ogni genere

La tazza dei mercatini, però, come consuetudine, me la porto a casa. Bellissima anche quest'anno, con un preciso riferimento all'anniversario celebrato durante tutto il 2016, i settecento anni dalla nascita dell'imperatore Carlo IV, sotto il quale Norimberga conobbe un periodo di grande crescita.
Le tazze aumentano di numero quando la luce inizia a scemare: quando il freddo inizia a farsi sotto, allora bere Glühwein diventa un piacere. Poco importa se a brindare siano impiegati appena usciti dagli uffici, conoscenti che si incontrano per scambiarsi degli auguri o turisti giapponesi che si chiedano cosa ci sia dentro questa bevanda dal nome così strano, il Glühwein.

Luce nella notte di Norimberga!

Ma è quando si accendono le luci che scatta la magia dei Christkindlesmarkt. Devo aspettare le 16.45: a quest'ora, quando la flebile luce del (poco) sole che rimane se ne va, ecco che subentra l'illuminazione artificiale, che punta ovviamente sulla Schöner Brunnen e sulla Frauenkirche, i due punti di riferimento della Hauptmarkt. Ho poco tempo, perché il treno mi aspetta per riportarmi a casa, ma mi prendo quella manciata di minuti per gustarmi la festa. Tutto assume una nuova dimensione, di pace, di magia e di favola nella Hauptmarkt: guardo tutto ciò con rinnovata meraviglia, con l'augurio che questa serenità riesca ad annullare la paura e a cancellare dalle nostre menti il dramma che ha colpito Berlino. E a permanere a lungo, per tutti, durante le imminenti festività natalizie.
Bis bald!
Stefano

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