giovedì 22 maggio 2014

Acque rosse

Ciao a tutti!
Lungo il percorso della "Verrückte Idee", la tappa che sto per raccontare è forse quella che più mi metteva curiosità. Amburgo, una città spesso sentita nominare ma della quale conoscevo veramente poco, o quasi nulla se non due cose. Che ad Amburgo appartiene la squadra di calcio che ha battuto la Juventus in finale di Champions league del 1983, e che dal suo nome tedesco, Hamburg, proviene il famigerato hamburger: l'origine di questo must della "cucina" americana è - pare - importata dai migranti tedeschi che giungevano negli Stati Uniti proprio partendo dal porto di Amburgo.

Nella Speicherstadt

Il porto di Amburgo è il cuore essenziale della città. Senza di esso, non esisterebbe Amburgo o non esisterebbe come la si conosce oggi. L'importanza del porto sul fiume Elba sta tutta nei suoi numeri: circa dieci milioni di container transitano di qua ogni anno, rendendo Amburgo il porto più importante di Germania e il terzo in Europa dopo Rotterdam e Anversa. Amburgo detiene un curioso primato: è la città tedesca con il maggior numero di abitanti dopo Berlino, ma soprattutto tra le città non capitali è la più popolosa nell'Unione Europea.

La Torre della televisione vista dal Botanischer Garten

Quando si ha un giorno a disposizione per visitare una città come Amburgo non è affatto agevole toccare tutti i vari punti di interesse, tanto meno un'area sconfinata come il porto, che copre veramente una porzione immensa di terra e di acqua. La mole della "porta tedesca verso il mondo" (così è stato ribattezzato) si può solo immaginare da lontano, dal lungofiume del Norderelbe.

Work in progress per l'Elbphilarmonie

Ciò che si può però fare - e si deve fare - è una estesa passeggiata nella Speicherstadt. È un immenso complesso di magazzini - il più grande al mondo - edificato lungo i canali quasi completamente durante il XIX secolo nell'area sottostante lo Zollkanal. Ora in disuso, questo insieme di edifici dai caratteristici mattoncini rossi e dai cartelli con la scritta "Block" e una lettera che li distingueva, è in grado di lasciare sbigottito chiunque. Per la loro geometria perfetta, la loro regolarità, una caratteristica che "fa molto Germania". Ecco, se dovessi scegliere cosa mi ha impressionato di più di questa città dico proprio la Speicherstadt: non avrà l'estetica del Rathaus o il folklore del quartiere St.Pauli, ma ciò che rende unica Amburgo è proprio quest'area: favolosa proprio per la perfezione della sua ripetitività stilistica.

L'angolo più suggestivo della Speicherstadt

Appena a sud della Speicherstadt, si trova un'area portuale ben diversa. Parlo della Hafencity, letteralmente "città del porto". Nel giro di poche decine di metri si passa dalla precisione dei vecchi magazzini all'eclettismo dei nuovi quartieri residenziali costruiti al posto della vecchia area portuale. Unità abitative, che si presentano dalle forme squadratissime prima e da bizzarre superfici dopo, compongono il mosaico di questo quartiere che fa della modernità il suo punto forte. Anche per chi non è amante dell'architettura moderna, dedicare qualche minuto in quest'area non è tempo perso, giusto per assaporare lo spirito più giovanile e di tendenza di Amburgo. E se invece, vi piace ciò che l'architettura moderna sa offrire, beh, proprio qui c'è un gioiellino in costruzione: si tratta dell'Elbphilarmonie, un'avveniristica struttura in vetro progettata da qualcuno che in Germania il segno l'ha lasciato eccome, lo studio Herzog & De Meuron (a Monaco, con i Fünf Hofe e l'Allianz Arena). Il quartiere, nella sua modernità, continua comunque a trasudare un indomito spirito marittimo. I muri lungo il Sandtorhafen si presentano tappezzati di mattoni sapientemente disposti per realizzare una figura a forma di pesce. Vie, piazze e palazzi sono dedicati ai più grandi navigatori della storia, Vasca da Gama, Colombo, Magellano: tutto qui parla di acqua.

Uno scorcio della moderna Hafencity

A pochi metri dalla Speicherstadt si può trovare il Kontorhausviertel, un quartiere costellato di bizzarri uffici commerciali, edificato negli anni Trenta. È la naturale chiusura dell'area commerciale-mercantile, che da qui sfuma per lasciar posto ai quartieri residenziali. L'edificio più caratteristico è il Chilehaus, così chiamato in quanto costruito per un mercante arricchitosi in Cile. Da non perdere, per l'originalità della struttura.

Architettura ipermoderna nei pressi di Schaarmarkt

Torri e fontane che si alzano verso il cielo, questa è Binnenalster

Amburgo è, come Brema, una città stato, Land indipendente. Questo status ha origini lontane, quando Federico Barbarossa concedette al termine del XII secolo il titolo di città libera imperiale, quindi non soggetta a dazi. La storia di Amburgo è quella di una città ricca, dall'economia fiorente, grazie al suo porto e ai numerosi vantaggi dell'appartenenza alla Lega Anseatica. Una delle poche pagine nere della sua storia è, manco a dirlo, la Seconda Guerra Mondiale: risale all'estate del 1943 la cosiddetta "operazione Gomorrah", in cui la RAF bombardò a tappeto la città uccidendo cinquantamila civili, buona parte dei quali solo a causa dell'enorme calore sviluppatosi durante il raid e distruggendo tre quarti del territorio. Una vera e propria strage, paragonabili a quelle di Colonia, Dresda e Würzburg.

Rödingsmarkt, una delle più curiose fermate della Hamburger U-Bahn

Se c'è qualcosa che però la guerra non è abbattuto è il monumento più caratteristico di Amburgo, il neorinascimentale Rathaus. È di una dimensione insolita, grazie alla torre che campeggia al centro, simbolo della dominio che all'interno - sede del governo del Land - si esercita su tutto il territorio di Amburgo. L'Hamburger Rathaus è una piccola isola di eleganza e classicismo in una città che vive di modernità e di peculiarità che non sono artistiche ma piuttosto sociali.

Meraviglia Rathaus

Il migliore esempio, a questo proposito è il quartiere St.Pauli. Una tappa da segnare per bene sull'agenda di chi visita Amburgo. È un quartiere popolare, St. Pauli, e mette in mostra tutto il meglio del peggio: su Reeperbahn, la strada più trafficata del quartiere, si trova di tutto: locali notturni, centri sociali, soggetti ubriachi fradici che dormono per terra, vetrine che espongono "curiosi gadget", teatrini in stile peep show e molta, moltissima gente che vuole solo vedere con i suoi occhi quell'area definits sündige Meile, il miglio del peccato. Per ultimo, qui si trova lo store della seconda squadra della città, l'FC St.Pauli, noto in tutto il mondo per il suo simbolo, il teschio. Simbolo che ha raccolto le simpatie di tifoserie di tutta Europa. Inevitabilmente, anche le mie. Immancabile la maglietta ricordo per celebrare il mio transito da St.Pauli...

Eros ovunque: questa è St.Pauli

L'aria rozza di St.Pauli stride notevolmente con i quartieri Neustadt e Sankt Georg, zone del passeggio domenicale e dello shopping, nonché aree di eleganza e tendenza, grazie a palazzi neoclassici e in stile Biedermaier. Queste due aree si trovano a ridosso di due laghi artificiali attorno ai quali si concentra buona parte della vitalità di Amburgo. Il Binnenalster, a due passi dalla Rathausmarkt è caratterizzato da una splendida fontana a spruzzo che fornisce ai visitatori un'immagine unica della città, soprattutto se si osserva il lago dal Lombardsbrücke. A nord del Binnealster si trova invece il ben più ampio Aussenalster, frequentato sulla superficie dell'acqua da numerosi velisti, e attorno da una fitta schiera di podisti: si, allenarsi qui non deve essere niente male...

Aussenalster costellato di barche a vela

L'area dei due laghi artificiali di Amburgo fa però anche riflettere sulle due anime di Amburgo: se da una parte ad Amburgo si trovano ville, palazzi e negozi alla moda, dall'altra - soprattutto sotto i ponti - si trova la faccia più povera di questa metropoli. Che come tutte le città portuali e dedite pesantemente al commercio, ha un lato ricco e benestante e un lato fatto di povertà e delinquenza.

Un elegante portico a due passi dalla Rathausmarkt

Natura non è solamente i due laghi artificiali al centro di Amburgo, ma anche il Botanischer Garten che separa Neustadt da St.Pauli. Non fatevi trarre in inganno dal nome, non è una specie di museo, l'ingresso è libero e di cultura botanica ce n'è ben poca. È un semplice parco, fatto di ampi viali, prati e costellato di panchine e sedie sulle quali godersi attimi di relax, circondati da fiori di ogni colore e genere. Il migliore luogo di incontro per chi vuole trascorrere una spensierata giornata di sole in allegria.

Saluti da Amburgo!

Al termine della giornata ho riflettuto su quanto visto ad Amburgo...è la prima volta, da quando sono in Germania, che non visito una sola chiesa. Perché in fondo non l'architettura convenzionale qui non è il punto forte. Non partite per Amburgo per fare un tour di chiese e palazzi. Rimarrete certamente insoddisfatti. Amburgo è un'esperienza diversa. Bisogna passeggiare nelle vie dei suoi multiformi quartieri, respirare l'aria del porto, aprirsi alla natura. Amburgo è una città anticonformista, e lo deve essere per tutti, anche per chi la visita.


Bis bald!
Stefano

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