giovedì 10 aprile 2014

La balconata sul Neckar

Ciao a tutti!
Tappa n.5: Baden-Württemberg. La "verrückte Idee" continua con questo Land, il terzo per estensione dopo Baviera e Bassa Sassonia e soprattutto uno dei più ricchi della Germania. La località scelta per questo Land è una città in grado di affascinare i più grandi scrittori romantici di Germania e non solo, anche uno tra i più grandi scrittori di sempre, Victor Hugo. Sto parlando di Heidelberg, una città che per numerosi motivi è da annoverare tra le più importanti per la storia e la cultura dell'intero stato tedesco.

Panorama su Heidelberg e il Neckar dall'hortus Palatinus

Heidelberg ospita infatti due istituti di importanza scientifica mondiale: giusto per citare i più importanti, qui si trovano l'EMBL per la ricerca sulla biologia molecolare e il Max-Planck-Institut per l'astronomia. Ad Heidelberg si trova la più antica università di Germania, fondata nel 1386 e alla quale sono legati numerosi premi Nobel, fra cui un tale Carl Bosch. Il nome ai più non suggerirà molto, ma è grazie a lui se oggi abbiamo l'ammoniaca.


Lo Schloss di Heidelberg

Sempre per rimanere in tema di antichità, Heidelberg è profondamente legata agli studi dell'evoluzione umana. A poca distanza dalla città nel 1907 fu rinvenuta una mandibola di un uomo primitivo, che fu poi ribattezzato Homo heidelbergensis. Che non è altro che è il progenitore del molto più famoso "uomo di Neanderthal".

Il centro storico di Heidelberg visto dal castello.

Il giorno che dedichiamo (io e la mia famiglia, in visita in Germania) ad Heidelberg è però rovinato dal maltempo. Le previsioni meteo fino al giorno prima indicano la presenza di bel tempo e caldo su tutto il sud della Germania, eppure all'alba il cielo e coperto e come se non bastasse, poco prima di arrivare ad Heidelberg si scatena un acquazzone in autostrada. Una leggera pioggerellina ci accompagnerà per tutta la giornata e peggio ancora, un velo di foschia. Il perché lo capirete a breve...

Il  Dio del Fiume Meno nell'Hortus Palatinus

Il simbolo indiscusso di Heidelberg è il suo castello e lo è per innumerevoli motivi. Perché la sua posizione, appena sopra il nucleo abitato e guardia della valle del Neckar che sta per entrare nella vasta pianura renana, è unica, strategica nonché rappresentativa. Perché è uno delle migliori esempi di Rinascimento tedesco, risparmiati dalla distruzione del secondo conflitto mondiale. Perché le sue mura, semidistrutte dall'assedio dell'esercito francese di Luigi XIV nella guerra del Palatinato prima e da un violentissimo fulmine pochi decenni dopo, creano attorno a questa fortezza una certa aura di mistero.

Il castello visto da Hauptstraße

Purtroppo il tempo a disposizione per visitare l'interno del castello non è sufficiente ed è così che ci si concentra sull'esterno. Anch'esso infatti è un pezzo di storia della Germania. I giardini del Castello di Heidelberg, chiamati Hortus Palatinus, sono addirittura più gettonati del castello stesso. Nel XVII secolo esso fu il modello di riferimento per i castelli tedeschi del tempo e solo la distruzione della Guerra dei Trent'anni fece sì che l'originale progetto dell'ingegnere francese De Caus non trovò mai definitivo compimento.

Evidenti le mura distrutta del castello

Terrazze e fontane, verdissimi prati in fiori e larghi viali alberati, in cui godersi una piacevole e rilassante passeggiata, magari nei giorni più caldi (tra l'altro, Heidelberg è statisticamente considerata la città più calda di Germania). Ma soprattutto, godersi una vista panoramica verso il Neckar e il centro storico di Heidelberg come poche se ne possono trovare.
Per la cronaca, dal centro di Heidelberg vi è la partenza di una funicolare che porta al Königsstuhl, una collina posta a oltre cinquecento metri di altezza, dalla quale si ha una visuale totale su Heidelberg. Magari un'altra volta, si potrebbe fare una giornata castello + funicolare... sperando in condizioni meteo migliori.

Direzione: Alte Brücke


Se invece del panorama sul fiume si vuole godere del panorama sul castello, è proprio sul Neckar che bisogna trovarsi. Un ponte, l'Alte Brücke, collega il lato meridionale di Heidelberg, quello storico, a quello settentrionale. Passeggiando sul ponte si può ammirare non solo la fortezza di Heidelberg, ma quella straordinaria porta al termine del ponte stesso. Come a voler dire: viandanti, turisti, ci siete, state entrando ad Heidelberg.

La Haus Zum Ritter, la più antica casa che si affaccia su Hauptstraße

Heidelberg non sarebbe la stessa cosa senza la Hauptstraße, un'eterna via (di lunghezza pari a circa due chilometri) che si sviluppa nel centro storico parallelamente al centro storico. Gli occhi dei visitatori cadono spesso sugli innumerevoli negozi, ma non va dimenticato che questa strada intercetta tutti gli edifici più importanti della città, che risalgono all'epoca barocca post-Guerra dei Trent'Anni, tra cui la Haus Zum Riesen, il Rathaus, l'Alte Universität e la Haus Zum Riesen, nonché la chiesa principale, la Heiliggeistkirche.

Saluti da Heidelberg!


Camminare per le vie di Heidelberg è significativo per capire quanto questa città risenta del vivace spirito universitario. Le lingue che si possono cogliere sono svariate, le facce - spesso giovani - sono decisamente...multietniche.
È una città aperta, Heidelberg, solare. Una città che ha poco a che fare con la freddezza e la riservatezza dell'Alta Baviera e di una città anche un po' isolata come Schweinfurt. Uno di quei posti in cui sì, apparentemente, sarebbe molto bello vivere.
Bis bald!


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