domenica 16 marzo 2014

Bucher: Racconti di montagna

"Quando guardiamo una montagna che ci è familiare, certi istanti sono irripetibili. Basta una luce particolare, una data temperatura, il vento, la stagione. Potremmo vivere sette vite e non rivedere mai più la montagna come la stiamo vedendo in quel momento; il suo volto è specifico come uno sguardo fugace scambiato attorno al tavolo di colazione. Una montagna occupa sempre il medesimo posto, e la si può quasi considerare immortale, ma chi la conosce bene sa che non si ripete mai. La sua è una scala temporale diversa dalla nostra."
Davide Longo, prefazione a Racconti di montagna


Ciao a tutti!
Finalmente riesco a parlare di questo libro, che da troppo tempo poltriva nelle mie case. Racconti di montagna, un'antologia di storie che hanno come comune denominatore i monti e la vita ad essi legata, ha per me un valore affettivo superiore a molti altri libri, è il primo libro prestatomi da Giulia (prima che arrivasse il Kindle e iniziasse la girandola del copia ed incolla digitale).
A differenza di testi simili, come Sul tetto del mondo (vedi post), qui si parla pochissimo di alpinismo o di avventure estreme, se non in un paio di racconti ambientati in Himalaya. E fatta eccezione per Maraini e Krakauer, le firme dei racconti hanno avuto poco a che a fare con l'alpinismo. Ma in ognuna delle storie che Davide Longo ha selezionato per questa raccolta, la montagna è il fulcro della vicenda, tutto si sviluppa all'ombra di un monte, o qualcosa di affine. Grandi nomi della letteratura internazionale affollano la raccolta (Kafka, Hemingway, Hesse) ma anche gli italiani sono ben rappresentati (Levi, Calvino, Buzzati). C'è posto per le montagne di tutto il mondo: si spazia dalle dalle Alpi all'Himalaya, dalla Groenlandia agli Urali fino a vette come Kilimanjaro e al Fuji.
In fondo la montagna è una culla dei sentimenti, ed è per questo che tanti scrittori hanno avuto modo di ambientarvi le proprie storie. Perché grazie a questi contorni un po' romantici, un po' impossibili, le storie emergono più genuine. In montagna non si può fingere, il vero sentimento viene sempre fuori. Quando questo è il contesto, un'abile penna non può che regalarci un meraviglioso testo.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 8/10 ««««««««««

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...