martedì 11 febbraio 2014

Bucher: La vita non è in rima (per quello che ne so)

"E ho ancora la forza di scegliere parole
per gioco, per il gusto di potermi sfogare
perché, che piaccia o no, è capitato
che sia quello che so fare..."
Luciano Ligabue, Ho ancora la forza


Ciao a tutti!
La scelta di questo testo è atipica come atipico è il testo stesso. Ho scelto di leggere La vita non è in rima (per quello ne so) in quanto sfogliando le pagine del volume pensai di poter approfondire la musica di Ligabue, specialmente in vista del suo concerto a cui avrò il piacere di assistere il 6 giugno a San Siro. Mi piace "prepararli", i concerti - esattamente come fatto in passato con U2, Bruce Springsteen e Muse - ascoltando assiduamente le canzoni dell'artista, capirne la storia, e ponendo maggiore attenzione ai testi.
Ligabue raggiunge la consacrazione musicale nel 1995 con il brano Certe notti e da lì la sua carriera diventa un crescendo. A dieci anni una canzone ascoltata per radio non può che essere evasione, svago. Non sai che vuol dire, non puoi carpire il significato delle parole. Però ti leghi indissolubilmente all'artista. E ora, dopo quasi vent'anni da Certe notti - e nel frattempo altre canzoni memorabili - mi trovo a scoprire quanto sia profonda ed in un certo senso, positivo comunque, molto pesante.
Il merito è di questo volume, curato dal giornalista Giuseppe Antonelli, che riassume undici ore di intervista con il Liga. In cui il rocker di Correggio racconta le sue canzoni e inevitabilmente porta il binario del racconto sulla sua vita, sulla sua storia, che altro non è se non esattamente ciò che si trova nei suoi testi. Le sue parole mi inducono a riflettere su tutti quei versi che spesso ho canticchiato disattentamente, in macchina o mentre mi preparo la cena. "Ma tu guarda, quella canzone racchiudeva quel significato...", si viene a pensare. Si legge velocemente questo testo, si potrebbe definirlo - utilizzando le parole di una sua canzone, Non dovete badare al cantante - un testo "leggero come le canzoni". Non può che essere così per me, con le sue canzoni potrei raccontare tutta la mia gioventù: capire l'essenza del suo messaggio in musica diventa progressivamente un puro piacere.
Oltre a particolari delle sue vicende personali, sono molto coinvolgenti le sue spiegazioni sul processo di nascita di una canzone, ben più complicato di quanto non si potrebbe pensare. Non serve essere per forza fan di Ligabue per apprezzare questo libro. Il messaggio del Liga va oltre la sua musica: è estremamente potente, è universale, ed è tutto contenuto nelle sue parole, che altro non sono che moderne poesie.
Bis bald!
Stefano

Giudizio: 8/10 ««««««««««

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