martedì 17 dicembre 2013

Ci si rivede, Amburgo - Allianz Arena experience

Ciao a tutti!
Non faccio altro che ripeterlo a chi incontro durante la giornata, a lavoro e non solo... di come è stata sensazionale l'esperienza di sabato all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Un esperienza a tutto tondo, un vero e proprio show visivo nonché goduria per gli appassionati di calcio. E inoltre, un bel modo per confrontare due filosofie diverse di vivere il calcio, quella tedesca e quella italiana. Tra le quali il tanto famigerato spread è sempre più ampio, e non solo a livello di risultati calcistici, ma anche culturale (visti il livello medio degli stadi italiani, il becero comportamento dei tifosi e, notizia di oggi, ancora una volta problemi con le scommesse).

L'Allianz Arena pronto per il fischio d'inizio di Bayern Monaco-Amburgo

La partita prescelta è il match di Bundesliga tra il Bayern Monaco è l'Amburgo, ultimo incontro di campionato dell'anno. Inutile chiedersi per chi avrei tifato. Bayern Monaco, ovviamente! I motivi sono tanti: in primis perchè il biglietto reperito su Viagogo mi ha condotto esattamente nella curva dove giace il tifo caldo dei die Roten. Quando si dice, tenerci alla pellaccia... In secondo luogo, io vivo in Baviera, e questa squadra porta esattamente il suo nome. Mi fa piacere tifare una squadra "di casa": qualcuno avrebbe potuto obiettare affermando che avrei potuto anche tifare il Norimberga. Però un conto è veder giocare gente come Franck Ribery e Philipp Lahm, un altro Niklas Stark e Josip Drmic. C'è indubbiamente una bella differenza. Il Bayern di Pep Guardiola è una di quelle squadre che sono punto di riferimento nel panorama calcistico mondiale. Dulcis in fundo, non potevo che tifare contro gli avversari di giornata, l'Amburgo. Non ero ancora nato nel 1983, ma quella finale di Champions League ad Atene gli juventini (soprattutto quelli di lungo corso) se la ricordano bene. Giocava l'Amburgo, quella sera contro la Juventus. Noi eravamo il faro il calcio mondiale, loro a confronto ben poca cosa. E perdemmo noi, così va il calcio. Tifare Bayern Monaco mi sembrava, tutto sommato, la cosa più logica da fare...

L'impressionante struttura traslucida dell'Allianz Arena

La "Allianz Arena-Experience" comincia diverse ore prima del calcio di inizio, in una gelida stazione ferroviaria della Franconia, a Rottendorf. Un piccolo drappello di tifosi del Bayern, anch'esso in attesa del treno per Norimberga, inizia ad intonare qualche piccolo coro. Sullo stesso treno si trovano in "coabitazione" molti ragazzini con le sciarpe del Bayern, e non solo. Ad un certo punto vedo un ragazzino con la maglia di Rafael Van der Vaart (il giocatore più talentuoso dell'Amburgo) e passa lungo il corridoio del vagone. In Germania, rispetto. In Italia, coltello, forse? I tifosi del Bayern colonizzano i treni, cantano ma senza disturbare eccessivamente. Anche perché tra un canto e l'altro c'è da sciacquarsi la gola con un po' di Paulaner...

Sciarpe, sciarpe, sciarpe

Il secondo approccio con i tifosi, stavolta quelli dell'Amburgo, avviene nella stazione metropolitana di Münchner Freiheit, presa d'assalto in direzione stadio. Sono tanti e dai cori cantati ad alta voce fanno quasi paura. La polizia (anche qui...) li scorta, ma nessuno dei tifosi prova a scontrarsi con le forze dell'ordine. Arrivati alla stazione della metropolitana di Fröttmaning, la polizia (composta anche di donne) schiera su entrambe le uscite, lasciando passare solamente ignari cittadini e persone chiaramente del Bayern, come me. Curioso, comunque, vedere schierate tra le forze di polizia anche delle donne. Mai viste in Italia, a fare servizio allo stadio.

Saluti dall'Allianz Arena!

Dall'uscita si intravede subito lo stadio, con il suo mantello bianco in politetrafluoroetilene, inconfondibile e fantastico. Lo si raggiunge tramite una apparentemente lunga passeggiata, in cui si ha tutto il tempo di ammirarlo. E anche chiedersi, in mezzo ad una fiumana di tifosi bavaresi, come mente umana abbia potuto concepire e realizzare un'opera simile, così... perfetta. Giunto ai piedi dello stadio vado alla ricerca della biglietteria ove ritirare i tagliandi per l'ingresso. Tutto molto efficiente: non più di due minuti di coda. Si consegna l'ordine e un documento di identità e dall'altra parte dello sportello ti portano i biglietti. Detto, fatto. Tutto si svolge rapidamente, senza alcun disguido e soprattutto senza isterismi "all'italiana" da parte dei tifosi...
Prima di entrare, mi concedo un piccolo acquisto: una sciarpa del Bayern Monaco, quella classica rossa, con il suo simbolo e le quattro stelle (che in Germania significano 20 scudetti e non 40 come in Italia). Dopo, una immancabile foto di rito davanti allo stadio, il miglior ricordo di questa giornata.

Tifosi dell'Amburgo alla stazione metropolitana di Münchner Freiheit

Arriva l'ora di entrare. Un tornello che verifica la validità del tagliando d'ingresso e poi i controlli. Più rigorosi che in Spagna, ma mai umilianti come in Italia, dove, per colpa di quelle emerite teste di cazzo chiamate ultras, sono stato talvolta obbligato dalle forze dell'ordine a togliermi le scarpe. Piacevole sorpresa post-controllo: alcuni ragazzini e ragazzine appostati dopo la zona dei controlli forniscono ai tifosi dei buoni per ritirare ai bar interni allo stadio un bicchiere da 0,3 l di Glühwein. Paga il Bayern. A me ne danno quattro ma ne userò tre, che vuol quindi dire quasi un litro di caldo di vin brulè scroccato ai campioni d'Europa. Grazie, Bayern! Anche se, a dirla tutta, con quello che costano i biglietti, forse è il Bayern a dover ringraziare me.
Salire la scala che porta al terzo anello della curva sud dell'Allianz Arena non ha lo stesso fascino e come dire, la stessa attesa, del salire lungo una torre di San Siro, ma è comunque sempre una grossa emozione quella che precede il solo intravedere del terreno di gioco. Lungo la scala intravedo il segreto dell'illuminazione dell'Allianz Arena, diversa in base alla squadra che vi sta giocando: le lampade disposte sul telaio possiedono al loro interno i tre colori (bianco, rosso e blu) che può assumere il mantello dello stadio. Suppongo che sia possibile scegliere in remoto quale accendere... che tecnologia meravigliosa!

Glühwein... Danke Bayern!

Poi arriva quel momento che ti toglie sempre il fiato, l'ingresso nello stadio. Il campo sembra a due passi, ma tu sei al terzo anello! Terreno di gioco in perfette condizioni, uno stadio ancora vuoto, del quale si possono ammirare i lineamenti ondulati, perfetti. La prima cosa che mi salta all'occhio è che non ci sono barriere tra i vari settori dello stadio: ne approfitto per spingermi nella zona della tribuna, per vedere il campo un po' come lo vedrebbero in televisione.
Poi inizia la lunga attesa delle 15.30. Solite cose: pubblicità (tra cui quella dell'azienda tedesca concorrente a quella per cui lavoro...), immagini di repertorio del Bayern Monaco durante il presente campionato, highlights degli anticipi della giornata di Bundesliga. Nulla di particolarmente diverso da ciò che sono abituato a vedere quelle volte che vado allo Juventus Stadium. I tifosi iniziano ad intonare l'inno - molto bello - e alla fine arrivano le squadre per cominciare il riscaldamento. Quanto alla civiltà dei tifosi: l'ingresso dell'Amburgo è coperto da una pioggia di fischi. Non conoscendo il tedesco e non avendo padronanza della realtà calcistica tedesca, non saprei, sinceramente, dire se nei cori ci sono intenti razzisti o di discriminazione territoriale - sui quali sono aperte molte discussioni in Italia - però una cosa è certa, non sono solo gli italiani a fischiare gli avversari.
Il riscaldamento del Bayern Monaco non è poi nulla di speciale, però sono lì davanti a te, i campioni d'Europa in carica. Sono undici giocatori di calcio, non dèi... però sono grandi atleti, fuoriclasse nel loro sport, e per un tifoso di calcio è sempre una bella emozione.

Il terreno di gioco dell'Allianz Arena visto dalla tribuna est

Il tempo scorre velocemente, le attese allo stadio non sono mai troppo lunghe. Arriva uno di quei momenti da sempre concentrato di brividi, quello della lettura della formazione e dell'ingresso in campo delle squadre. Memorabile... E poi via!
La partita è fin dall'inizio a senso unico, come era prevedibile. Il Bayern Monaco schiaccia l'Amburgo nella propria metà campo e imposta il gioco a proprio piacimento. L'Amburgo prova a giocare di rimessa, ma senza incisività. La circolazione di palla nel Bayern è fantastica, la solidità in ogni reparto è veramente impressionante. D'altronde, se in tutta la stagione hanno perso una sola partita (in Champions League, a qualificazione già raggiunta) un motivo ci sarà. Alla fine il goal arriva, da parte di quell'animale d'area che è il numero 9 dei bavaresi, Mario Mandžukić, alla fine del primo tempo. Da questo momento la partita è una lunga marcia trionfale verso il successo numero 14 in Bundesliga, completata dai goal a metà ripresa di Mario Götze, e nel finale di partita da Xherdan Shaqiri. Neanche una rete spettacolare dell'Amburgo, siglata da Lasogga, per il parziale 2-1, scalfisce la sicurezza del Bayern. La vittoria dei bavaresi era chiaramente prevista fin dall'inizio e il pronostico è stato rispettato in pieno.

Il calcio d'inizio!

La prova di squadra offerta dai campioni d'Europa in carica è incredibile, ma alcuni giocatori sono decisamente una spanna sopra gli altri. In porta la sicurezza offerta da Manuel Neuer è sconvolgente; è un portiere che al momento potrebbe anche parare con un solo braccio talmente è in forma. In difesa Dante non se ne fa scappare una; il centrale brasiliano si conferma come uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. A centrocampo, uno dei marcatori di giornata, Mario Götze, ratifica di poter essere il futuro di questa squadra nel momento in cui abbandoneranno i fenomeni trentenni di questa squadra (Lahm, Ribery e Robben). In attacco, beh, Mario Mandžukić è devastante, è il classico attaccante che fa reparto da solo. Avercene in Italia, di punte così...

Fasi di riscaldamento per gli undici giocatori titolari di giornata

Durante la partita è stato interessantissimo vedere le reazioni del pubblico alla notizia delle reti sugli altri campi di Bundesliga. Ovviamente tante risate e cori gioiosi alla notizia che lo storico rivale del Borussia Dortumund stava perdendo. Ciò che mi ha colpito è l'attaccamento dei tifosi bavaresi alle altre due squadre bavaresi: un piccolo boato partiva dalla curva del Bayern alle reti dell'Augusta e del Norimberga. Un po' come se la curva della Juventus esultasse per una rete del Novara o meglio ancora, se le curve di Milan e Inter esultassero ad un goal dell'Atalanta. Pura utopia...

L'Allianz Arena colorato di rosso, al termine della partita

Fantastica l'esultanza post-goal del Bayern. Esattamente come in Italia, il nome del marcatore viene scandito in coro per tre volte dai tifosi, e fin lì niente di nuovo. La sequenza successiva invece, è qualcosa di inedito, mai visto prima in Italia. Per fare un esempio, questo è ciò che è successo al secondo goal del Bayern (vedi video sotto):
Speaker: "FC Bayern München!"
Pubblico: "Zwei!" (due!)
Speaker: "Hamburger SV!"
Pubblico: "Null!" (zero!)
Speaker: "Danke!!!" (grazie!!!)
Pubblico: "Bitte!!!" (prego!!!)


La festa all'Allianz Arena si conclude addirittura con una party natalizio. La società e la squadra hanno voluto, al termine dell'ultima partita casalinga, ringraziare i tifosi - colti da totale incredulità - con uno psichedelico show di luci e colori. Sicuramente la degna conclusione di un anno storico per il Bayern, con la conquista di Bundesliga, Champions League, Coppa di Germania, Supercoppa Europea e chi lo sa, fra qualche giorno anche il Mondiale?
Dopo una bella dose di Glühwein, ha inizio il lungo ritorno a casa. Lungo, perché l'uscita dallo stadio è un pochino difficoltosa. Molti tifosi sono arrivati utilizzando la metropolitana, ma l'accesso ad essa non è dei più semplici e le operazioni di deflusso sono rallentate. Da una parte è meglio così...ve lo posso garantire, quel faro rosso che è l'Allianz Arena quando vi gioca il Bayern è sensazionale. Starei sempre lì a guardarlo... se non fosse per un treno da prendere e una temperatura prossima allo zero.

Show post-partita

Sono le 21.30 circa quando mi trovo sul treno che da Norimberga mi porta a Würzburg. Sono passate più di quattro ore dalla fine della partita, ma nella mia carrozza trovo ancora dei tifosi del Bayern, li riconosci dall'immancabile sciarpa rossa al collo. Sono in piedi, davanti al portellone d'uscita, in piedi. Con una birra in mano, e cantano, cantano, cantano. Fanno festa, felici, per la vittoria della loro squadra. Nessuno dei presenti seduti li critica, anzi sorridono pure loro, quasi come se fossero contenti nel vedere tutta questa manifestazione di gioia. Ma soprattutto, non creano problemi, non rompono bottiglie, non spaccano i finestrini, non imbrattano le pareti dei treni, non fanno del male a nessuno, cantano solo a squarciagola la vittoria della loro squadra. Soprattutto non si scontrano con i tifosi dell'Amburgo presenti sulla stessa carrozza. Il vero tifo, quello "sano" è questo qui, fatto di sfottò ma non di insulti, fatto di passione ma anche di rispetto per l'avversario. Senza eccessi né violenza. Quello che mi piacerebbe vedere in futuro in Italia, quello che vorrei condividere in futuro con i miei figli.
Sono forse veramente troppo sognatore?
Bis bald!
Stefano

1 commento:

  1. Il calcio fa impazzire i fan. Ma non si può negare che il calcio sia davvero attraente.

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