martedì 23 aprile 2013

L'ultima Turin Half Marathon

Ciao a tutti!
Domenica ho chiuso la mia quinta prova sulla distanza della mezza maratona: dopo le gare da me disputate a Torino e Venaria Reale nel 2012, Novara e Santa Margherita Ligure nel 2013, ho tagliato nuovamente il traguardo dei 21.097 chilometri a Torino, in quel di Corso Regina Margherita.
Sarò schietto: il risultato non è stato proprio quello che mi aspettavo. Tempo finale, 1.29.48; 140^esima posizione su quasi mille partecipanti, 20^esimo nella mia categoria. I piazzamenti non sono male, ma il crono registrato alle quattordicesima edizione della Turin Half Marathon è ben lontano da quanto aspettato. E pensare che volevo stare intorno ad 1h27'...

Ai blocchi di partenza della 14^esima Turin Half Marathon (foto by Andrea Provenzano)

Le condizioni meteorologiche in corsa sono state pessime. Pioggia lungo tutto il percorso, ma in particolare durante la partenza e l'arrivo. Pioggia in corsa spesso significa pozzanghere, significa acqua sporca che arriva sulle gambe, significa sensazioni di freddo accentuate all'ennesima potenza, perché la maglia è bagnata e l'aria che sbatte sul corpo è tutt'altro che calda.
Non solo l'aria fredda: anche l'atmosfera "umana" era tutt'altro che calorosa. Poca gente per la strada, evidentemente indotta a starsene rintanata in casa, vista la giornata ben lontana dagli standard primaverili. Erano piuttosto affettuosi i pochi incitamenti degli sparuti tifosi di giornata: qualche familiare dei podisti, qualche vecchietta, niente di più. Mi aspettavo qualcosa in più dagli abitanti di Collegno, e invece poca roba. Specie facendo un confronto con ciò che ho vissuto l'anno scorso.
Anche le caratteristiche insite nel tracciato hanno tutt'altro che facilitato il raggiungimento della performance attesa: prima un lungo falsopiano in salita. Poi brusche discese, con sottopassaggi e cavalcavia. Quello al tredicesimo chilometro, se non ricordo male, appena dopo il rifornimento è stato micidiale: confesso che avrei voluto fermarmi. Fare ritmo, e provare a farlo costante, su un tale percorso era decisamente complicato.
Ma non possono sicuramente essere le condizioni climatiche (atmosferiche e non), o il tracciato, le uniche cause di questo risultato sotto le aspettative. Si, forse la pioggia un mezzo minutino me l'ha aggiunto, ma in realtà le gambe non giravano come al solito: stanche, fin dal primo chilometro. Inutile provare a forzare fin dall'inizio, scendere sotto 4'10''/km era un'impresa, ieri.
Troppo lavoro nelle ultime due settimane? La cena della sera prima, con i compagni di palestra? Percorso duro? Giornata storta? Forse tutte e tre, tuttavia mi piace pensare che sia l'ultima opzione quella più veritiera.

La keniota Goretti Jepkoech taglia il traguardo della gara femminile per prima, in 1.12.19

Una piccola nota da fare agli organizzatori: cambiate questo percorso! Il colpo d'occhio è terribile: si è corso in mezzo all'area industriale, tra anguste aree residenziali, e con pochissimo verde intorno al percorso, fatta eccezione l'area di partenza e arrivo. Ripenso in questo momento ad un signore napoletano incrociato sabato in Corso Regina Margherita, in cerca di informazioni per il ritiro del pettorale. Secondo me, sarà rimasto abbastanza deluso da ciò che noi torinesi abbiamo saputo proporre come scenario di corsa.
Signori di Turin Marathon, un percorso più appetibile, per favore. Altrimenti mi cercherò un altro percorso, il prossimo anno.
Buona serata,
Stefano

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