martedì 26 febbraio 2013

Magie osteopatiche

Ciao a tutti.
Wikipedia riporta, sotto la voce "osteopatia": l'osteopatia è un insieme di tecniche non convenzionali volte al trattamento di disfunzioni fisiologiche attraverso un particolare tipo di manipolazione detta manipolazione osteopatica. Lo scopo dell'osteopatia è quello di riportare una situazione non fisiologica entro dei limiti di normalità fisiologici.
Voi sapevate cosa era l'osteopatia? Io non proprio. Ne ho sentito parlare per la prima volta quando conobbi, in occasione di un corso di formazione aziendale, un collega che gioca regolarmente a rugby. Mi disse che due volte all'anno si sottoponeva a sedute dall'osteopata per "rimettersi a posto" il fisico. Ora, cosa volesse dire tutto ciò, non l'avevo colto. L'ho scoperto ora, nella forzata necessità di rimettere a posto il piede in vista della Maratò de Barcelona.

Adidas, campagna pubblicitaria "Runners, yeah, we're different": uno studio "da sogno"

I problemi al piede destro sono sorti circa un mese fa, dopo circa quindici chilometri di allenamento. All'inizio speravo fosse uno dei soliti dolorini di cui i podisti soffrono con regolarità, ma nonostante pomate su pomate, il fastidio (perchè a camminare normalmente ci sono comunque sempre riuscito) non accennava a scemare. Anzi, in alcuni casi aumentava e infine si è trasferito anche al piede sinistro. Urgeva un'intervento. Ed è così che il mio preparatore, Edoardo, mi ha consigliato di farmi visitare da un'osteopata. "Vai da Barbara, è in gamba, ti mette a posto", mi disse.
Ed è così che circa due settimane fa, mi sono fatto visitare. Impressionante la serie di domande poste al sottoscritto per capire a fondo il problema. E mi ha colpito il fatto che il piede non l'ha quasi preso in considerazione, se non per dirmi una cosa che già sapevo, cioè che corro in leggera pronazione (dettagli da podista...). Ma ha fatto una incredibile scansione del mio corpo, con responsi all'apparenza da incubo: "hai la colonna vertebrale schiacciata", "la sinfisi pubica è andata". Cose che, per fortuna, non sono così gravi. Forse anche dovuto allo zaino pesante che uso  in montagna. Se poi sono i diciotto chili dell'Alta Via, potrei capire.
Ma ciò che più mi ha scioccato è stato il test sulle bilance: un piede su una bilancia, un piede sull'altra. La bilancia "sinistra" segna trenta chilogrammi, la "destra" ne segna quaranta. E che è questa storia? Carichi sbilanciati nel mio corpo, spingo più con il lato destro (un po' me ne ero accorto, ma ho pensato: "saro io che sono fatto così"...). Pazzesco.
E quindi, via alle danze. Una serie di esercizi mica da ridere, dal senso a me ignoto, per di più in posizioni assurde (perchè le manovre le guida Barbara, non sono esercizi a corpo libero...). In alcuni casi anche imbarazzanti... Comunque, veramente tosti, che mettono a dura prova i muscoli, nonostante siano abituati a sforzi notevoli durante il gesto della corsa. Dieci-quindici minuti di manovre in posizioni attorcigliate e ripeto il test sulle bilance: trentacinque a sinistra, trentacinque a destra. Da non crederci. Ora sono equilibrato e, in condizione di scarpe nuove, sono di nuovo pronto a correre in totale tranquillità.
Qualche problema permane, ma quando l'andazzo è quello di correre sessanta chilometri a settimana circa, non posso pretendere di avere tutto quanto in sesto, no? Il piede, in particolare quello sinistro, qualche fastidio me lo dà ancora; sembra strano ma è così: succede quando mi alzo. Ma durante gli allenamenti, a caldo, non crea problemi. Penso proprio che l'ostacolo più grosso in vista di Barcellona sia superato. E, a venti giorni circa dalla maratona, direi che è un'ottima notizia!
Buonanotte a tutti,
Stefano

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